martedì 12 febbraio 2013

Tenerezza e orgoglio. Ma anche parecchio da ridere...

12 anni fa, il capo chiede a me e agli altri 3 ragazzi dell'ufficio grafica multimediale di realizzare un corto.
Non avevamo una storia, non avevamo i personaggi, non l'avevamo mai fatto prima d'ora, e avevamo un mese per consegnare il montato. E doveva durare ALMENO 15 minuti.

Questo è il risultato, e sto ridendo da 20 minuti con la pancia letteralmente in mano.
Storia fiacca, animazioni pietose, vergognoso riciclo delle scenografie, doppiaggio da mani nei capelli, timing in perfetto stile "telenovela paraguayana" e montaggio tremendo, fatto solo per allungare il brodo...

Eppure alla fine ce l'abbiamo fatta, e alla proiezione al palazzetto dello sport i bimbi delle elementari hanno anche applaudito, e canticchiavano la canzoncina.

Rido ancora, eppure sento dentro un mix di tenerezza e di orgoglio per quello che siamo riusciti a fare che dubito proverò mai quando, tra 10 anni, qualcuno mi chiederà "Ti ricordi della prima casa che hai venduto?"