giovedì 31 gennaio 2008

Roma

Dovevo andare a letto prima lo scorso giovedì, sapevo che il venerdì sarebbe stato "campale", ma proprio non ce l'ho fatta.
Ho chiuso gli occhi alle 3 di notte, e quando alle 5 la sveglia mi ha riportato in vita mi pareva di non aver neppure dormito.
Mentre aspettavo che l'intercity Mantova-Roma partisse, non era però sonno quella che sentivo, piuttosto una piacevole sensazione, quasi un formicolio alla base dello stomaco, all'idea di chi avrei incontrato una volta giunto a destinazione: Curlyz e Khira, due angiolette conosciute quasi per caso nell'oceano della rete, e che in questi mesi ho sentito vicino a me in un modo che difficilmente riesco a spiegarmi.

Dico "difficilmente" perchè io di rado lascio entrare qualcuno nella mia vita, nel mio cuore, e poi perchè vivere sentimenti così forti attraverso il freddo filtro di un monitor e una tastiera è veramente cyberpunk, non convenite?

Eppure in questi mesi l'appuntamento quasi quotidiano con le signorine summenzionate è diventato sempre più importante, e in qualche modo profondo nonostante il tono spesso scanzonato delle nostre missive... difficile a spiegarsi visto da fuori, lo ammetto, ma la verità è che certi sentimenti non vanno neppure spiegati, ci sono e basta.

E pensavo a tutto questo mentre il treno correva nel buio che precede l'alba. Fuori il mondo poco a poco si popolava, paesi e cittadine si svegliavano pronti per una nuova giornata.
Bello, mi ha ricordato quando da piccolo viaggiavo di notte sulle autostrade assieme a mio padre, sul camion carico di vitelli in direzione Como.

Lettore MP3 e una raccolta di fumetti di Walt Disney (i Grandi Classici -  che se per una volta non leggo noir non muore nessuno no?) mi hanno tenuto compagnia per gran parte del viaggio... guardavo spesso fuori dal finestrino, e mi affascinava vedere il paesaggio cambiare man mano che attraversavo le regioni che separano la mia tranquilla cittadina "lumbarda" dalla Città Eterna.
La giornata era splendida, e il sole accarezzava con dolcezza le colline, le pianure, i campanili delle chiese, le campagne con le loro stradine sterrate.
E io mi sforzavo di non pensare alle mie due amiche speciali che mi aspettavano laggiù: leggere i Grandi Classici Disney richiede concentrazione cosa credete?!

E alla fine arrivo a Roma, stazione Termini. Mi alzo in piedi, controllo la profondità delle borse suboculari allo specchio (aaaaaarghhh) e col trolley mi avvio lungo il corridoio. Il treno si ferma. Scendo.

Le stazioni si assomigliano un po' tutte, quindi ho cercato di concentrarmi sull'aria che si respirava... nulla di nuovo anche li, cherosene bruciato male. Però la luce che filtrava dalle enormi strutture metallica era bellissima.

Mi avvio verso la testa del treno, e l'agitazione che avevo tenuto a bada inizia a farsi sentire di nuovo.
Supero la linea di stop del binario ed è questione di pochi secondi: vedo le due angiolette e le riconosco immediatamente (nonostante un "radicale" cambio di look di Curlyz hehe). Braccia al collo e baci, quasi da film... ma "veri" come forse mai mi era capitato di ricevere, e dare.

Mi ci è voluto qualche minuto per sintonizzarmi sulla (per me) nuova cadenza delle mie due ospiti, lo ammetto hehe, ma dopo il caffè #1 (non avrei mai immaginato quanti caffè mi sarei bevuto in quei 3 giorni!!) ero già allineato :-)
Al ritorno mi sono poi chiesto come "sentivano" loro la mia inflessione Mantovana. Chissà, forse suona ridicola e non me l'hanno detto :-)

Mentre sorseggiavano il caffè e chiaccheravano le osservavo...  era strano per me trovarmi di fronte a queste due bellissime ragazze (perchè lo sono, e se lo dico io credetemi), che ho conosciuto quasi esclusivamente per quello che scrivevano e per come lo scrivevano.
Nel mondo reale ci sono tanti dettagli in più: la voce, la gestualità delle mani, il sorriso, gli occhi, il profumo... e ciò che ho trovato stupefacente è quanto ogni dettaglio si fondesse perfettamente con l'immagine di loro che traspariva dai loro post e dai loro messaggi.

E così in quella stazione è iniziato il "nostro weekend"... non ne racconterò i dettagli perchè di quelli sono geloso, ma sono stati tre giorni davvero speciali, e io uso raramente questo termine, ve lo assicuro.
Ho conosciuto due ragazze straordinariamente simpatiche, dolci ed intelligenti, belle ed ironiche. E quando è stato il momento di salutarle, Curlyz sabato e Khira domenica, avevo addosso uno strano senso di felicità mista a malinconia.
Qualsiasi cosa significhi, ho già voglia di rivedervi angiolette.

Con affetto smisurato,
Derek

Le parole della settimana (Curlyz docet):
Roma, Treno, Amicizia, Caffè, Sigarette, Sonno, Occhi, Lumbard, Stanzetta Blu, Film Assurdi, Ancora Caffè, Pietre vecchie, Obelischi, B&B, Pizza, Sambuca.


ciro

sabato 19 gennaio 2008

Una notte nera

A velocità folle mi precipito verso l'orizzonte buio davanti a me
Divoro furiosamente questa surreale lingua di nero, umido asfalto
mentre l'oscurità avanza, minacciosa, vorace
pronta ad inghiottirmi a sua volta

Stringo con tutte le mie forze il volante
l'urlo del motore è lacerante, metallico, atroce, disperato
e ho paura.

Alberi contorti, tralicci spezzati, sagome indistinte nella nebbia
sfrecciano al mio fianco sempre più velocemente,
e ancora, e ancora
come se non vi fosse limite al delirio di questa notte sciagurata.

Vorrei solo poter tornare a casa,
abbracciare chi amo,
giurare che non me ne andrò, mai più
ma so che devo prima attraversare quell'abisso di tenebra.

Che Dio abbia misericordia di me.

martedì 8 gennaio 2008

Il fantamorto secondo Derek

fantamortoQui a fianco potete vedere quali sono i miei candidati per il fantamorto. Ragazzi, ho una squadra che difficilmente verrà battuta, lasciatemelo dire! :D

1) Dinosauri - Sarà il clima, saranno le polveri sottili, non lo so, ma ultimamente li vedo un po' patiti, secondo me non durano molto
2) Adolf Hitler - Ha da poco scoperto che Eva Braun ha avuto relazioni di carattere sessuale con alcuni rabbini di Hannover. Il suo cuore non reggerà.
3) Elvis Presley - L'hanno visto informarsi su lapidi a forma di chitarra Gibson. Secondo me ha un piano.
4) Nerone - Il fumo lo ucciderà. Se non ci pensa prima il fuoco
5) Patrick de Gayardon - E' già la seconda volta che si butta e dimentica la tuta, alla terza potrebbe non andargli così bene
6) Al Capone - Johnny lo smilzo mi ha detto che Bob gli ha rivelato che Jimmy ha scoperto che Franky starebbe pensando ad un piano per toglierselo di mezzo. E io di Franky mi fido.
7) Il sindaco di Hiroshima - Sente ogni giorno le notizie dal fronte tedesco, e prega "che il cielo ci aiuti". Non credo che dal cielo arriveranno propriamente grandi aiuti
8) Jekill o Hyde?  Si odiano ma non sono ancora riusciti a incontrarsi... quando accadrà, uno ci lascerà la pelle, di sicuro.
9) Tutankhamun - Se non la smette di giocare con quel sarcofago qualche volta ci rimarrà chiuso dentro.
10) Che Guevara - Ha scoperto che il suo agente è scappato con gli incassi dei diritti sulle magliette e sulle bandiere. I sigari adesso se li sta mangiando dalla disperazione. Non gli farà bene allo stomaco

The blue Cafè...

Sono le due di notte passate e non ho sonno... un bicchiere di whisky mi tiene compagnia mentre scrivo qualche appunto su un paio di racconti che mi girano in testa.
Sono in uno stato mentale molto "notturno", non so come spiegarlo... c'è silenzio, pace, i ritmi sono rilassati... solo un po' di musica in sottofondo... niente rock o heavy metal stasera, c'è un'aria vagamente romantica nell'aria.  E' piacevole.

Qualche tempo fa scrissi un quasi-racconto intitolato "The Blue Cafè"... beh, era il titolo della canzone che sto ascoltando adesso.





p.s: ho finito l'ultimo goccio proprio sull'assolo finale, questo è stile...

giovedì 3 gennaio 2008

Commesse e umore da John McClane

die_hardHo sorriso quando ho letto il post della nostra CurlyzTerron sullo shopping e le sue "velatissime" critiche rivolte alle commesse.
E mi è venuta voglia di scrivere quello che mi è successo qualche giorno fa, poco prima di Natale.

Perchè l'immagine qui a fianco? Beh, perchè è azzeccata.
Di solito a Bruce Willis le disgrazie capitano a Natale (e a me ne sono capitate diverse), e secondo perchè quel giorno il mio aspetto distrutto, lo sguardo truce e il mio umore potevano ricordare quelli di John McClane (il protagonista della serie Die Hard appunto) alla fine dei uno a caso dei suoi film: stremato, incazzato e potenzialmente pericoloso.

Capirete che come umore non era proprio "natalizio", e aggiungerei particolarmente inadatto allo "shopping delle 7 di sera, quando in negozi stanno per chiudere".
Ma dovevo trovare un profumo, era questione di estrema importanza, e solo io potevo portare a termine quel compito. Quel regalo era troppo importante.

Dopo aver girato come un idiota per diverse profumerie, invano, l'incazzatura che di base avevo già per i fatti miei aveva superato il livello di guardia.

Entro nell'ultima profumeria, con la testa piena di mille pensieri furiosi, e chiedo alla commessa (che scopro poi essere anche la titolare della profumeria) se hanno il tal profumo. E con mia enorme sorpresa e sollievo...

Io: Buonasera, volevo sapere se avete il profumo ***?
Commessa (cinquantenne biondo platino, truccata alla perfezione e con un facciotto amabilissimo): Ma certo, ottimo profumo tra l'altro! Mi lasci guardare... ecco, dovrebbe essere qui dietro.. no forse è nell'altra vetrina o in esposizione

[io attendo, finalmente rilassato]

Commessa: accidenti mi spiace, ero convinta di averlo e invece...

[E no dai, macchesfiga!!]

Commessa: ma aspetti un momento, chiamo il nostro magazzino. Pronto? Salve sono ***, avete ancora il profumo ***, profumazione rosa e gelsomino? Si? Bene, potete consegnare voi? Ok vi aspetto.

[si rivolge a me, con un sorrisone natalizio tenerosissimo]

Commessa: Guardi, è questione di pochi minuti, lo stanno portando. Può attendere?
Io: Si certo, non c'è problema!

[dopo un quarto d'ora circa... (evvai)]


Commessa: Eccoci signore, è arrivato il profumo! Ora glielo incarto, così la lascio andare a casa...
Io: Perfetto, grazie mille...

[Finalmente! Stavo già pregustando la fine di quella pesante giornata quando la commessa, dopo aver preparato il pacchetto, parte con un "assolo"]

Commessa (guardandomi e sorridendo): Stavo pensando ad un campioncino da lasciarle...
Io: Grazie, ma non si disturbi...
Commessa: ci mancherebbe, è anche stato così paziente ad aspettare qui! Mi dica, d'inverno soffre di tanto in tanto di secchezza della cute?
Io: Beh, ma... ehm.. si, cioè capita in effetti.
Commessa: Guardi, ho quello che fa per lei. E' un prodotto giapponese, di nuova concezione. E' fantastico

[prende un flaconcino microscopico tutto perlato]


Commessa: Ecco questo è un prodotto che sicuramente l'aiuterà col suo problemino di cute.

[Mi guarda negli occhi. Capisce in un lampo che quello della cosmesi per me è un mondo sconosciuto. E' preparata a questo, è addestrata, è il suo lavoro. Non vedeva l'ora di avere un soggetto interessante su cui "operare". Mi sorride.]

Commessa: Guardi, deve fare così: prende un po' di cremina, la spalma sulle mani così, e poi la distende sul viso massaggiando in questo modo. Mi raccomando, è importante il movimento, perchè attiva la circolazione. Questa operazione la può fare in qualsiasi momento del giorno. Vedrà che risultati!! Glielo metto nella borsina col pacchetto.

[Sorrido e ringrazio... penso "ora pago e fuggo finalmente a casa" ]


Commessa: però le dico una cosa, se vuole davvero ottenere un effetto sorprendente, prima della crema deve applicare questa lozione.

[E tira fuori in una frazione di secondo un altro flaconcino!]

Commessa: Vede, con questa lozione l'effetto idratante, levigante e rassodante della crema non si raddoppia, si triplica, o più addirittura!! E' fa-vo-lo-sa! A pelle asciutta deve distribuirla uniformemente, lasciarla riposare un po', e poi passi pure alla crema. Vedrà!
Io: Ah ok, la proverò di certo. Sa, di solito non uso creme, magari scopro che mi trovo bene e...

[Ovviamente era un bluff. Volevo tagliare gentilmente corto. Già mi sa fatica l'idea di usare il burrocacao quando ho le labbra screpolate, figurarsi usare non una ma ben DUE creme... il mio unico obbiettivo era quello di uscire alla svelta dal negozio e arrivare a casa al più presto, avevo bisogno di una doccia e di relax! Ma lei tentennava, mi scrutava.
E doveva ancora farmi lo scontrino, quindi fino a quando lei non si fosse decisa, sarei rimasto bloccato li dentro.]


Commessa: Sa cosa pensavo? Che queste creme sono ottime, ma senza una corretta derersione del viso si rischia di vanificare ogni sforzo. A questo proposito, abbiamo un prodotto...

[Ora immaginatevi me, con la faccia stravolta, distrutto, che sto li ad ascoltare storie di creme tonificanti e detersione profonda. Ero allucinato. Ma, cosa strana, dentro di me stavo iniziando a ridere.
Perchè i casi erano due, o lei non si era resa conto di chi aveva davanti in quel momento (Bruce Willis), oppure lo sapeva fin troppo bene e in qualche modo, con le sue amorevoli cure da mamma, voleva donarmi quella pace, serenità e soprattutto presentabilità che in quel momento, bisogna ammetterlo, mi mancavano.]


Commessa: questo sapone, della stessa casa giapponese della crema e della lozione, entra in ogni poro e lo deterge a fondo. Anche in questo caso, spalmi il prodotto sulle mani e poi si massaggi delicatamente il viso leggermente umido, ma non troppo, con acqua tiepida, mi raccomando non calda. Questa operazione la deve fare prima della lozione.

Io (ormai sorridendo): Ah, capisco. Cavoli, non credevo che ci fossero tanti prodotti che...
Commessa: Ah guardi, è un mondo! Ci vuole passione e preparazione. Senta, lo vuole un consiglio?
Io: Beh, ma certo, dica.
Commessa: Prima del sapone, usi questo gel esfoliante. Mi ascolti, eliminare le cellule morte prima della detersione della cute è fondamentale, non immagina quanto. Mi raccomando, lo utilizzi prima del sapone. Però di sera. La mattina fa senza. L'ordine è questo: sapone, lozione, crema alla mattina, mentre gel, sapone , lozione e crema alla sera. Se la lozione la irrita, può capitare, la eviti. La usi magari solo una volta al giorno. Così alla sera può fare gel, sapone e crema, mentre la mattina sapone, lozione, crema.
E' semplice no?

Io (trattengo una risata, e le dico): Sisi chiarissima... ma mi chiedevo, non saranno mica numerati i flaconcini, non si sa mai che mi scordi l'ordine..

[Pensavo di aver fatto una battuta di spirito, e invece lei gira i 4 flaconcini in fila sul bancone. Sono numerati davvero]


Commessa: Si, certo! Anche se è impossibile sbagliare ordine: è ovvio che una lozione va usata prima di una crema no? Non c'è neppure bisogno di spiegarlo (sorride, ma è seria).

Io: Si, in effetti non ha tutti i torti...

Mi fa lo scontrino, le faccio i miei auguri e la ringrazio, lei ricambia i miei auguri.

Esco con la borsina piena di profumo e campioncini, mi specchio di sfuggita in una vetrina e inizio a ridere da solo.
Che ci fa Buce Willis con  4 campioncini di lozioni e creme?!

E sorridevo anche per un'altra cosa: nonostante tutti i casini vissuti in quei giorni ho trovato una cosa, anche stupida, che mi ha fatto ridere. E ciò mi piace.

martedì 1 gennaio 2008

Quando il mare si infrange sulle scogliere...


... beh, il rumore che fa è pressapoco quello che sentite qui sotto. Per lo meno in Scozia :-)



P.s: vi assicuro che essere li è stato davvero emozionante. E "congelante", viste le temperature hehe.

Buon anno,
Derek