venerdì 3 luglio 2015

Ellade, e Wagner



Allora. L'Europa così com'è, fa cagare.

Siamo un ammasso di stati semplicemente adiacenti, ma diversi in tutto, per leggi, politiche economiche e regimi fiscali.
E' un miracolo se non ci siamo ancora invasi gli uni con gli altri (ma c'è tempo, c'è tempo).

Tuttavia, se vogliamo credere all'Europa unita, sarebbe logico aspettarsi che l'Europa (che si legge Germania) dovrebbe lottare per salvare la Grecia, anzichè strangolarla a colpi di rigore, no?
Ma la linea della Merkel lascia poco spazio a ipotesi di salvataggio. E' una dura, questa frau della Germania Est.

Tsipras dal canto suo di grandi armi non ne ha, per risollevare l'Ellade. Non certamente nei tempi e nei modi richiesti dall'Europa.
Ed era ingenuo illudersi del contrario, secondo me.
Quindi: Germania cattiva e povera Grecia. Che cosa ha fatto di male? Salviamola! In fondo, quando migliaia di anni fa in Germania si tenevano campionati di rutto, in Grecia si filosofeggiava e si mettevano le basi per la matematica e la fisica. *

E romanticamente, anche a me verrebbe da dire SALVIAMOLA!

Ma poi ci penso. Che cosa ha fatto la Grecia per meritarsi di essere salvata, per continuare ad essere membro dell'Europa? Non dico da Tsipras in poi, naturalmente. Dico prima.
Un benemerito cazzo.
E' come l'Italia: corruzione dilagante a tutti i livelli, evasione fiscale da record, nessun controllo della spesa pubblica, debito di proporzioni gargantuesche, eccetera, eccetera.
Dicevo, è come l'Italia, per di più senza industria. E dal dopoguerra in poi, ne hanno avuto del tempo per pensare a diventare qualcosa di più di pescatori, bevitori di ouzo, coltivatori di olive e guide turistiche per rovine abbandonate.
Cosa son diventati nel settore del Design? Ingegneria? Nuove tecnologie? Medicina? Cucina (a parte le solite 3 ovvie pietanze)?  Direi zero o quasi. Più zero che quasi.

La domanda secondo me non è tanto come mai rischia di uscire, ma piuttosto come diamine hanno fatto a pensare di tirarla dentro!

E lo stesso in qualche modo vale per l'Italia.

E per quanto non riesca a provare empatica simpatia per la Germania e per come si sta comportando, non riesco neppure a dire che sta sbagliando.

E' come incazzarsi col primo della classe che ha preso 9, quando in cuor tuo sai che invece di fare i compiti sei uscito a fare cross con la BMX (storie di vita vissuta)

Una macchina complessa come quella Europea ha bisogno di regole rigide, precise, regole soprattutto da rispettare.

Ma la frammentazione legislativa e fiscale dell'Europa, rende la cosa impossibile.

Quando l'hanno creata, questa strana bestia, avrebbero dovuto dire "Ok, da domani queste sono le aliquote per la tassazione, queste sono le norme anticorruzione, queste sono direttive per la spesa pubblica, questa è la forza di polizia Europea che sostituirà le vostre, ecc", e forse, anni dopo, anche gli ultimi della classe sarebbero diventati se non primi, almeno meritevoli del podio.

E invece no, ognuno per i cazzi suoi, arraffando quel poco di buono che la nuova Europa poteva dare (fondi, agevolazioni commerciali, e quella grande pensione per politici scomodi o vecchi che è il parlamento europeo) senza investire un solo euro in qualcosa che potesse realmente cambiare volto al proprio paese.

E adesso siamo qui, a lamentarci con chi ha giocato bene le sue carte.

Dal punto di vista economico, non ho assolutamente idea di cosa possa succedere nel caso di un ritorno alla Dracma, sia dentro i confini della Grecia che nel resto dell'Europa.

Ma ho il timore che potremmo arrivare a scoprirlo presto anche noi, con una nuova Lira, tra qualche tempo.

E pensando alla Germania, spero solo che la Merkel non ami Wagner. Non si sa mai.

*Millenni fa, gli arabi inventavano i numeri e scrivevano poesie meravigliose.
Adesso se non si fanno saltare in aria dentro delle Prinz dell'84, finanziano quelli che si fanno saltare dentro delle Prinz dell'84.
Quindi non userei questo tipo di argomenti per giustificare la necessità di salvare o meno un paese.