domenica 27 dicembre 2009

25 dicembre 2009

La notte di Natale è sempre stata una delle più placide, dolci, e calde: il cenone, la famiglia, l'albero, i regali, le candele accese... e poi il rassicurante tepore sotto le coperte, il risveglio a mattina inoltrata, il profumo di brodo che inonda le stanze. E mia nonna che veniva a svegliarmi, con quei suoi modi bruschi ed affettuosi insieme, che amavo.

Speravo di riuscire a dormire, almeno QUESTA notte, e invece sono qui a scrivere. In balia di sentimenti che non posso governare, e fondamentalmente della mia stupidità. Poi mi guardo allo specchio e mi riconosco sempre un po' meno, come se una patina di qualcosa che non mi piace mi stesse lentamente ricoprendo. Io non sono così, io so esattamente come sono, ma sembra non bastare.

Ci sono notti, come questa, dove il cuore e l'anima sembrano essere troppo vuoti, e non ci saranno braccia a sorreggermi ed abbracciarmi quando cadrò di nuovo. Forse una volta raggiunto il suolo, dormirò.

Buon Natale,
Stefano






giovedì 24 dicembre 2009

Ghiaccio

Queste cose mi capitano spesso quando sono stressato... devono essere i neuroni che cortocircuitano, o qualcosa del genere.
Questa mattina, verso le 11, mi trovavo nel parcheggio del nuovo studio. Stavo per salire in auto, ma mi sono fermato per qualche secondo con la portiera aperta, un piede dentro e il braccio appoggiato sul tetto, per gustarmi la campagna innevata davanti a me. Candida sotto un cielo finalmente azzurro... quell'azzurro pulito e intenso che hanno i cieli in primavera.
Parcheggiato poco più in la c'era un furgone per il trasporto di alimenti con i portelloni posteriori aperti. Un ragazzo stava armeggiando con delle grosse casse di legno chiaro, non ho capito se le stava caricando o scaricando ma non importa. Era baccalà: anche a dieci metri di distanza sentivo chiaramente quell'odore familiare, aspro, pungente e salato.
Poi è partito il cortocircuito. Il cielo era sempre azzurro, ma io ero appoggiato con le mani nude ad una staccionata di legno ruvido. Sotto i miei piedi erba e qualche rimasuglio di neve ghiacciata, e davanti a me un mare gelido e placido che rifletteva i colori del cielo in una tonalità più scura e profonda. Oltre il mare, montagne innevate o forse iceberg. Il profumo dell'aria sapeva di ghiaccio e salsedine. Al largo, c'era una nave con lo scafo rosso. Hanno sempre lo scafo rosso da quelle parti. Con la coda dell'occhio, alla mia destra, vidi quella che doveva essere una rimessa per piccole imbarcazioni, o forse una casa.
Era rossa, con il tetto spiovente color ardesia, e le porte e le finestre bianche.
Ho pensato che sembrava una di quelle casette che costruivo da piccolo con i lego. E mentre finivo di formulare questo pensiero, ero già tornato al parcheggio.

ghiaccio

mercoledì 16 dicembre 2009

Capita...

Capita che un presidente del consiglio venga colpito in pieno da un duomo di Milano in miniatura. Uno smacco incredibile, sei pensiamo che George Walker Bush detto "lo sveglio" ha evitato con inaspettata prontezza di riflessi la mortale scarpa lanciata un giornalista iracheno. Riuscirà a sopravvivere a quest'onta, mr B.?
Capita che quest'anno l'unico regalo aziendale lo farò al mio commercialista, il che la dice lunga credo.
Capita che accendo la tv, mi rendo conto che vespannozerofedefilippigrandefratellogiochidelcazzovarieassortiti ci sono ancora, non si sono estinti, e la spengo di nuovo. E il sollievo che provo è come quello di un calcio nelle palle evitato per un pelo. Presente quel brividino?
Capita, ultimamente, che mi senta fuori luogo, inadatto, e con la capacità di concentrazione ridotta al lumicino. Vitale come un fermacarte. Sguardo fisso sul monitor, come a far la gara a chi ride prima. E credo vincerò io.
Capita di sentirsi utile come un culo senza il buco.
Capita di sentirsi lontani.
Capita di fare sogni assurdi, vividi, desideri moderatamente folli mixati a sensi di colpa per cose -tra l'altro- mai fatte. Nelle tisane che mi faccio ultimamente deve esserci qualche ingrediente allucinogeno.
Capita che riprendi in mano la vecchia chitarra e per poco non ti becchi il tetano sfiorando il mi-cantino. Antiruggine o corde nuove? Verificare su e-bay cosa costa di meno.
Capita che riscopri il calore di persone speciali, e di essere grato al Caso che te le ha fatte conoscere. Infinitamente.
Capita che fai shopping compulsivo, però con dvd low price. Il che significa che sto impazzendo, ma che comunque lo spirito di mia nonna (Ebenezer "Lea" Scrooge) veglia ancora su di me.

Buonanotte.


Goodnight Moon - Shivaree. Anche colonna sonora di Kill Bill.




martedì 8 dicembre 2009

Tra non molto è Natale

A volte mi chiedo come mai ancora mi ostini ad utilizzare l'iniziale maiuscola per questa festività, considerata la mia scarsa (solo scarsa?) affezione nei confronti della religione cristiana.
Forse perchè lego questo simbolo alla mia famiglia, al calore che emana quando siamo tutti assieme. E non durerà per sempre, lo so, ma questa sera non mi va di pensarci.

In questi giorni la famiglia è stato il mio rifugio... lontano dal lavoro, lontano dalle preoccupazioni, lontano da persone che credevo tutto sommato diverse e che invece han trovato il modo di ferirmi. Non me l'aspettavo, eppure la coltellata è arrivata non appena ho abbassato la guardia. Col sorriso di chi la sa lunga, di chi non ha mai dubbi, di chi è contento solo quando ha l'ultima parola, o l'ultimo silenzio (il mio, in questo caso). E' un taglio superficiale, ma brucia.
Mi diverte in modo sottile il sapere benissimo che questo mio silenzio viene interpretato come resa, perchè in realtà è proprio il contrario. Un po' come Bruce Willis in un Die Hard qualsiasi (film che danno spessissimo in questo periodo dell'anno, tra l'altro), devi mettercela veramente tutta per vedermi in ginocchio. E anche quando ci sei riuscito, sta certo che non è finita.

Aspetto il nuovo anno, e nel frattempo cerco di lasciar fuori questi figuri dalla mia vita. Mi godo la mia famiglia e gli amici veri, e - questa sera - anche due fette di panettone classico con l'uvetta.

Mi manca solo la trilogia di John McLane da infilare nel lettore DVD!







Non ci vuole poi molto, a tirarmi su il morale. ;-)

mercoledì 2 dicembre 2009

Insegnami a sussurrare

Ma i Devildriver, prima di buttar giù le idee per il nuovo disco, si sono fatti dare dalla CIA i tracciati del mio cervello? Posto sempre che ci sia qualcosa da tracciare...

I problemi stanno arrivando

Un altro giorno, un'altra decisione
che coinvolgerà entrambi
Insegnami a sussurrare, perchè sento che vorrei urlare

La rabbia e l'odio sono i remi
La vendetta è la nave
Essere forte, essere paziente

Tirar fuori il meglio da una brutta situazione
Sfruttarla al meglio

E' la tua coscienza che parla, risparmia le energie
I problemi stanno arrivando
Insegnami a sussurrare



Un video (non ufficiale) della canzone... ben fatto, tra l'altro