martedì 28 aprile 2009

Era una notte buia e tempestosa

C'è silenzio in casa... fuori soffia un vento freddo e nero, e la pioggia ticchetta sui vetri. Sembrano piccoli spilli.
Credo che spegnerò tutte le luci, e che mi addormenterò ascoltando Chopin, danzando per un po' con i miei pensieri. Dove avrò messo il tight?

venerdì 24 aprile 2009

The house of sleep






(Tu non sai) Tu non sai ancora nulla
Dei sogni che faccio
Ti farò dormire
(Tu non sai) Tu non sai ancora nulla
Dei sogni che faccio
Il sonno è una casa per amanti

Amorphis

venerdì 17 aprile 2009

Il mio barbarico YAWP!

Dead poets Society - LCi sono momenti dove l'unica cosa che cuore e cervello mi dicono di fare è urlare. Ma non lo faccio, perchè non sarebbe elegante, e poi chi mi sta attorno potrebbe prendermi per pazzo.
Ma vi assicuro che ci sono istanti dove il "barbarico yawp" di Whitman mi sale dallo stomaco, si arrampica su per la gola e si arresta, assennatamente, giusto dietro le labbra.
Poi faccio un esame di coscienza e mi dico "Cazzo, che succede? In fondo sono tuoi amici, e non stanno facendo nulla di male. Cos'è questa novità del nonlisopportopovcaputtanapovcatvoia?!"

Piccola premessa: per me l'amicizia è un valore fondamentale, e proprio per questo motivo trovo impossibile ficcare tutte le persone che frequento e con le quali ho buoni rapporti in un unico calderone di "amici".
Per quanto mi riguarda, esistono gli Amici (notare l'iniziale maiuscola), gli amici, e infine i conoscenti. E poi i rompicazzo, che seguono spesso a breve distanza.

Il distinguo che faccio tra Amici e amici potrà sembrare inutile o superfluo a molti, ma dal mio punto di vista è fondamentale.
E' una questione legata alle "affinità elettive" che possono o meno esserci tra le persone.... semplicemente, se non avverto ombra di queste affinità, difficilmente potrò mai stringere una vera Amicizia con questa persona.
E in questo caso ci potranno essere rispetto, qualche cordiale scambio di opinioni, profonde discussioni sul clima, ma dubito anche solo che si uscirà mai a bere qualcosa assieme, scordatelo.

Fine della premessa.

Tornando agli amici di cui parlavo all'inizio... sono marito e moglie, affiatatissimi, miei coetanei, e li conosco da una quindicina d'anni abbondanti. Gli sono molto affezionato, e gli voglio bene. Ma vogliamo essere sinceri? Se in 15 anni non sono passati da "amici" ad "Amici" un perchè ci dovrà pur essere no?

Da qualche anno il lavoro ci ha portato a un qualcosa che va molto vicino al concetto di convivenza. E la convivenza con persone che, per quanto amiche, sono molto diverse da noi, può diventare difficile.

Io sono un solitario, loro non stanno bene se non sono circondati da amici e conoscenti.
Io amo la musica, loro seguono solo x-factor.
A me piace leggere, a loro raccontare dell'ultimo best seller letto. Uno all'anno, comunque. Però best seller.
Io esco a cena con persone che reputo importanti. Loro organizzano party con rinfresco e piscina.
Io ho deciso di avere pochi Amici. Per loro una persona conosciuta in aereo, che ricopre magari qualche carica interessante all'interno di una grossa azienda, diventa immediatamente un amico.
Nel mio sistema di "valori", la vacanza rappresenta un extra. Loro vanno in depressione se ogni due mesi non prendono un aereo per mete esotiche.
Io cerco di non mischiare mai lavoro e privato. Loro invitano amministratori delegati random all'aperitivo in centro.
Io sono un esteta. Loro idolatrano l'apparenza. E c'è differenza, ve l'assicuro.
Io ammiro chi lotta. Loro ammirano chi vince.


Non so se traspare dalle poche righe qui sopra, ma quello che separa me da questi miei amici è un abisso. Eppure gli voglio bene, perchè non sono cattive persone. E i rapporti tra noi sono sempre stati amichevoli e civili. E si ride anche, perchè almeno sul sense of humor ci troviamo.

Però ora vi spiego la questione del "barbarico yawp".

Vedete, ognuno vive l'amore a modo suo, e lo stesso vale per le manifestazioni esteriori di questo sentimento  -pubbliche o private che siano- proprie di ogni coppia (che si ami, meglio precisare, dato che la cosa non è scontata).
Ci sono persone che non riescono a passeggiare col proprio amato/amata se non si tengono per mano, altre che si abbracciano incuranti dei passanti che li guardano con la coda dell'occhio. E se a qualcuno possono sembrare manifestazioni patetiche, io le vedo come qualcosa di bello, romantico. Questo per farvi capire che non sono un vecchio misantropo dal cuore di pietra.

Quello che sta scatenando in me questo desiderio di urlare è il nuovo trend della mia coppia di amici. Il bacetto prima di lasciarsi. Il bacetto, quello con la gambina alzata e lo schiocco leggero.
E' una novità delle ultime settimane, da quando li conosco non l'ho mai visto fare. Troverei la cosa in se solo un po' ridicola, considerato che si vedono per una media di 16 ore al giorno tutti i giorni (quelli lavorativi, 24 gli altri). Voglio dire, vi date il bacetto e vi rivedete tra 3 ore... ma vabbè.
Però quello che veramente mi spinge allo YAWP non è il bacetto, quanto lo stridere di questo gesto con tutto il resto.
Parlano di lavoro tutto il tempo, di gente da vedere, di ristoranti da prenotare, di telefonate da fare al tale dell'azienda x e dei vestiti della tizia y. Lei parla con lo sguardo incollato al laptop fucsia, lui l'ascolta con un orecchio mentre lavora con gli occhi fissi sul suo monitor, rispondendo per monosillabi. Per un'ora. E poi il bacetto..... IL CAZZO DI BACETTO DA RIVISTA PATINATA!!!

Ho troppo rispetto per l'idea di amore per sopportare questo.
L'importanza dell'apparenza è quindi tale da giustificare un gesto tanto artefatto? Mi viene da chiedermi se farebbero lo stesso se io non ci fossi...
Non voglio dire che non si amino, per carità. Come dicevo, ognuno ama a modo suo.
Vorrei dirgli che, semplicemente, se il vostro rapporto funziona a monosillabi, cenette e vestiti alla moda (e sicuramente altro, ma non importa), evitate di tirare in ballo gesti affettuosi presi forse in prestito da qualche serie tv che danno su sky. Perchè non funzionano, non sono adatti a voi, e soprattutto mi fanno urlare YYYYAAAAAAAAAAAAAWWWWWWWWWPPPPPP!!!!!!!!!!!!

venerdì 10 aprile 2009

Guzzanti, Tremonti e l'euVo

Visto che stasera vado a vedermi lo spettacolo del sig. Guzzanti, ho pensato di pubblicare un brevissimo sketch dove imita (benissimo hehe) Giulio Tremonti.

martedì 7 aprile 2009

Voglio denunciare un abominio. Un assolo assassinato

Un paio di sabati fa sono riuscito a svegliarmi di buon ora, bello riposato e lucido come da tempo non capitava.
Avevo immediatamente deciso che quella mattina non sarei andato in studio, quindi mi sono fatto una bella doccia calda e poi la colazione, in tutta calma.
Nel frattempo avevo già stilato l'elenco delle cose da fare, tra le quali  faceva capolino "comprare jeans nuovi".
Ormai metà di quelli che ho nell'armadio hanno vistosi strappi qua e la, vanno bene giusto per qualche concerto metal (o per quei giorni in cui so che nessun cliente verrà a rompermi le scatole in ufficio).

Scelgo un paio di CD dal mio archivium musicale (uno di JJ Cale e uno dei Pantera), salgo in auto e mi lancio per le strade di campagna che mi separano dalla città. Good vibrations come se piovesse.

Le tappe sono: ipermercato, barbiere, ottico e, infine, il negozio di jeans.

Entro nel negozio e subito adocchio un modello che potrebbe andare. La misura è però riportata secondo una notazione a me poco familiare (forse americana? Mah...), quindi chiedo lumi alla commessa, che prontamente mi passa un paio di modelli della misura giusta.

C'era musica in filodiffusione, quel bel mix (che chiamo volentieri anche "pastone") di pop e r'n'b che accontenta tutti i palati e che solitamente scivola sui i miei padiglioni auricolari senza lasciare traccia.

Mi infilo nel camerino e provo il primo paio di jeans.
"Ma ti stanno benissimo!!" Alle mie spalle la commessa aveva scostato la tenda e faceva il segno di "ok" con pollice e indice. Mi stavo ancora chiedendo da quanto tempo la ragazza fosse li a controllare  (Ah, buongustaia haha! Aehm... ) quando una lama fredda, arrugginita e lunga mezzo metro mi si conficca nell'orecchio destro e penentra fino ad uscire dall'altra parte.

Una oscenità di proporzioni IMMANI stava uscendo dalle casse della filodiffusione. Era come trovarsi davanti ad un Monet sporco di cacca, alla statua di Amore e Psiche colorata con l'uni-posca, a Kill Bill con Alvaro Vitali in tuta gialla al posto della Thurman.

Le note erano inconfondibili, erano quelle di Tunnel of Love dei Dire Straits. Dell'assolo finale, per essere precisi. Uno degli assoli di chitarra più belli mai scritti. Può darsi che non siate daccordo, e l'unica vostra fortuna è che io non sia imperatore d'Iitalia o qualcosa del genere perchè, nella mia infinita bontà, avrei provveduto a friggervi in pentoloni d'olio bollente già 38 parole fa.

Dicevo, le note erano inconfondibili. Però un altro suono copriva quello della Stratocaster, un cantato che sembrava provenire da un'altra stazione radiofonica.

Una parte del mio cervello diceva che doveva essere un'interferenza, mentre un'altra parte già presagiva la tremenda realtà. Dopo alcune note sento poi un bizzarro skip della traccia di chitarra, come se qualcuno avesso mandato indietro il cd di qualche secondo, a casaccio. E poi di nuovo, e poi di nuovo. Era un LOOP.

Avevano fatto un loop con uno degli assoli più belli mai suonati, l'avevano fatto anche male, tagliando sullo stacco di rullante (e fanculo a chi volesse mai difendere sta cosa dicendo che si tratta una scelta artistica, perchè fa cagare), e per concludere in bellezza avevano usato questo aborto come base per una ballad r'n'b che, per usare termini tecnici, NON C'ENTRA PRATICAMENTE UN CAZZO DI NIENTE.
Lodevole lo sforzo di cadere giusto alla fine della strofa, ma non basta!

Sarà cantata bene, avrà un testo struggente, sarà quello che volete, ma su quel loop potevano anche metterci un discorso di Mussolini e l'effetto sarebbe stato meno tremendo.
Anche chiudendo un occhio, o due, o anche tre, un loop di 15 secondi con un cantato semi-random su una canzone di quasi 6 minuti straccerebbe i coglioni a chiunque (tranne ai produttori di questo CD, a quanto pare). Se poi il loop è anche un assolo castrato male...!!

Mai mi era capitato di arrabbiarmi per una canzone passata alla radio, per brutta che fosse. Ma questo scempio è troppo, non ce la faccio a mantenere il mio abituale aplomb... anche adesso che son passate 2 settimane mi girano le balle, è più forte di me. Il titolo della canzone è I Love You Love, di un certo John Legend (sorry Curlyzina, so che qualcosa di lui ti piace...)

Anche in passato è stato usato qualche sample dei Dire Straits per canzoni pop o rap (mi ricordo qualcosa sulla base di Why worry)... nulla di eccezzionale, robetta. Ma almeno avevano un minimo di senso dal punto di vista musicale, mentre qui... beh giudicate voi!






In sostanza: tutte le "good vibrations" che avevo prima di entrare in quel negozio se ne erano ormai irrimediabilmente andate a quel paese. Dovevo avere la faccia come Clint Eastwood quando gli sparano nella pancia, avete presente? E anche i sorrisoni della commessa in fase di pagaggio non sono riusciti ad alleviare il senso di fastidio. Esco dal negozio e inizia pure a piovere. Perfetto. Fanculo.

E adesso che mi sono sfogato vado a farmi una tisana alla camomilla e jagermeister!!

P.S: questa è la canzone originale. Il video è inguardabile, ma la canzone...

Tunnel Of Love, dIRE sTRAITS, 1981
(l'assolo inizia a 5:55)





P.S 2: Si, potrete anche dire che il management dei Dire Straits avrebbe potuto rifiutare di vendere il sample a questi malati di mente (e avreste ragione), però visto che sono di parte me la prendo con chi mi fa più comodo. :-)

mercoledì 1 aprile 2009

Sountrack to my escape

No, nonostante il titolo sia mutuato da uno degli ultimi loro abum, gli In Flames non c'entrano :-)
Semplicemente mi serviva un titolo (il più possibile figoso) per presentare degnamente la nuova colonna sonora del blog, nata tra ieri e oggi.

  1. Lamb of god - Wrath: Il loro approccio musicale è decisamente Panteresque e sudista, nonostante vengano in realtà dalla Virginia. Metal moderno -sono dei giovanotti- ma con radici che affondano nella tradizione.

  2. Megadeth - Tornado of Souls: Un pezzo tratto da uno dei loro migliori album, Rust in Peace

  3. Kill Bill: Semplicemente una delle canzoncine che il (geniale) Tarantino ha inserito nella colonna sonora del film.

  4. The Platters - The pretender: Ah che canzoni.Le adoro. Si, c'è anche quella cantata da Freddie Mercury, ma non me ne voglia: questa è molto meglio.

  5. Savatage - Turns to me: Questi erano i Savatage che amavo. Rabbia e grazia. Tratta dall'album capolavoro "The wake of Magellan"

  6. Chris Rea - Daytona: Il CD dal quale è tratta l'ho consumato. Si può cantare una canzone d'amore a un'auto? Se sei Chris Rea e l'auto è una Ferrari, si.

  7. Sunna - I miss: Un gruppo misterioso, che ha fatto solo un disco nel '99 (anche se si parla di un nuovo disco in preparazione). Un brano acustico che mi piace parecchio.

  8. Aerosmth/Run DMC - Walk this way: Uno dei connubi tra rock e rap più riusciti di sempre

  9. Soilwork - Distortion sleep: Figure n° five è l'ultimo album che mi sia veramente piaciuto degli svedesi Soilwork. E questa è una delle canzoni che più mi piacciono di quel disco.

  10. Guns 'n Roses - Welcome to the jungle: mi rifiuto di spiegare chi siano sti tizi e che canzone sia questa

  11. Billy Joel - The longest time: Si, lo confesso, sono un tenerone

  12. Ennio Morricone - Per un pugno di dollari: Un compositore geniale. La coppia Leone/Morricone ha creato tra le più belle pagine del cinema del secolo scorso.. hanno veramente lasciato il segno.

  13. All Shall Perish - Never again: Un gruppo che ho scoperto da poco e che da sonore mazzate sui denti. O mazzate sui denti sonore, fate voi :P

Bye!