Forse volevi solo giocare, o forse no e
semplicemente non sapevi neppure tu fino a che punto avresti voluto
spingerti. Eri già addosso a me, nella penombra di quella stanza.
Anche li, continuavi a studiarmi. Piccoli bagliori di luce riflessa
sui tuoi occhi, e il profumo della tua pelle. Ti ho sorriso e forse è
stato questo a sciogliere gli ultimi residui di imbarazzo e di
resistenza. Le tue mani tra i miei capelli e la tua bocca sulla mia,
ti tengo stretta e ti accarezzo la pelle della schiena, che si inarca
sotto la camicia. Cerchi la mia mano con la tua, intrecci le dita,
stringi forte e ti abbandoni sul mio petto sospirando. Non abbiamo
altro tempo, e lo sappiamo. Torni dalle tue amiche, io dai miei amici
che mi chiedono dov'ero finito. Non si sono accorti di niente.
Fuori c'è la nebbia, una nebbia fittissima. Ha un buon profumo, che si mescola al profumo di lei ancora sui miei vestiti.
Il potere di una zigulì è molto forte, sopratutto nelle notti di nebbia...
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