domenica 23 marzo 2014

Sabato notte



Una vita complessa, difficoltà ad ogni passo, ma ancora mi ricordo come si ride di cuore. Le mie notti sono brevi e i sogni che inseguo sono folli... in qualche modo romantici. Rimango aggrappato a me stesso, la lotta tra ragione e sentimento è impetuosa ma farò in modo che il veliero arrivi un giorno sano e salvo nelle calme acque di un porto amico, anche se ancora sconosciuto. Farò il possibile perchè nessuno si faccia male, e se qualche taglio me lo farò io, pazienza.

Quando ero poco più che ragazzino, attorno ai 18 anni, lo facevo spesso... mi addormentavo ascoltando la musica in cuffia con il sapore del liquore ai frutti di bosco bevuto assieme ai miei genitori ancora sulle labbra, e il profumo della brezza estiva che entrava dalla finestra socchiusa.

Sono in piedi nel soggiorno. La casa è immersa nel silenzio, e le candele sono ancora accese. Mi piace la loro luce. Chiudo gli occhi e penso a maschere e specchi, e il cuore, di nuovo, accellera il battito. Sorrido, e scopro di non avere troppa voglia di riaprirli.

Siamo a marzo, le finestre sono ancora chiuse e il liquore ai frutti di bosco è stato sostiuito dal whisky che mio fratello mi ha regalato lo scorso natale... scelgo un CD e mi corico sul divano indossando le cuffie.

Sorrido di nuovo e premo "play".

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