Droga, solitudine, disillusione, amore corrotto, depravazione, pazzia...
Ho appena finito di vedere questo film del 2000, di Darren Aronofsky.... un film duro, a tratti surreale, amaro come pochi, con regia, fotografia e montaggio azzeccatissimi.
Secondo i miei abituali canoni, un film da consigliare.
Tuttavia mi ha lasciato addosso una cappa di tristezza notevole, una sorta di peso sul cuore che mi costringe a mettere in guardia chi avesse voglia di avvicinarsi a questo film. Merita, davvero... ma non guardatelo se siete un po' giù o se siete siete altamente sensibili o empatici, potrebbe sotterrarvi.
Leggi il libro. Leggi tutto Hubert Selby junior. Vedi anche "Ultima fermata a Brooklyn" di Uli Edel.
RispondiEliminaNon trovo niente di ciò che hai scritto né nel film e tantomeno nel libro. Io ci vedo solo la vita. Quella che non vediamo, che non vogliamo vedere che fortunatamente non conosciamo.
Ciao utente anonimo!
RispondiEliminaUhm guarda, sono una persona curiosa quindi sicuramente andrà a finire che ascolterò i tuoi consigli! :-)
Non capisco però cosa in particolare di quello che ho scritto non ti trovi daccordo.
Non ho mai detto che in quel film non ci fosse "vita", al contrario! Solitudine, sogni infranti, pazzia, droga... è palese che si tratti di vita, e proprio quella vita che "non vogliamo vedere", come dici tu.
Dovremmo essere allineati quindi, no?
E poi ognuno può avere le proprie opinioni a riguardo di qualsiasi cosa, ma se a te questo film ha messo addosso allegria, ottimismo e un diffuso senso di benessere... hehe, credo che non verresti abbattuto/a neppure da un panzer in corsa. ;-)