La bottiglia è finita
era l'ultima
sapore acido nella bocca
la pioggia si abbatte violenta sui vetri, da ore ormai
la pistola è sul tavolo
uccidere... non è il termine giusto, non credo
eppure continuo a rimandare
perchè?
la fuori è pieno di simulacri
distinguerli... ormai è semplice
non mi servono neppure le prove,
anche se alla centrale dicono di si
mi basta eliminarne uno,
aveva ingannato anche me
le sue sembianze confondono
le sue parole corrompono
eppure non riesco ancora
a puntare
l'arma
al suo petto
apro la finestra
vento ghiacciato e fetido
acuminate gocce di pioggia
come spilli attraverso la pelle
indosso la giacca
prendo l'arma, carica
devo farlo
è così che deve essere
un simulacro
è un ammasso di ferraglia e tessuti molli
è un costrutto digitale e mentale
è un freddo incubo sotto mentite spoglie
esco dalla porta,
sapendo che questa volta la mano non tremerà
sapendo che ne arriveranno altri
ma a quel punto, saprò come fare
Deckard?
RispondiEliminaEh, io ne ho viste cose che voi umani...