Ci sono momenti dove l'unica cosa che cuore e cervello mi dicono di fare è urlare. Ma non lo faccio, perchè non sarebbe elegante, e poi chi mi sta attorno potrebbe prendermi per pazzo.
Ma vi assicuro che ci sono istanti dove il "barbarico yawp" di Whitman mi sale dallo stomaco, si arrampica su per la gola e si arresta, assennatamente, giusto dietro le labbra.
Poi faccio un esame di coscienza e mi dico "Cazzo, che succede? In fondo sono tuoi amici, e non stanno facendo nulla di male. Cos'è questa novità del nonlisopportopovcaputtanapovcatvoia?!"
Piccola premessa: per me l'amicizia è un valore fondamentale, e proprio per questo motivo trovo impossibile ficcare tutte le persone che frequento e con le quali ho buoni rapporti in un unico calderone di "amici".
Per quanto mi riguarda, esistono gli Amici (notare l'iniziale maiuscola), gli amici, e infine i conoscenti. E poi i rompicazzo, che seguono spesso a breve distanza.
Il distinguo che faccio tra Amici e amici potrà sembrare inutile o superfluo a molti, ma dal mio punto di vista è fondamentale.
E' una questione legata alle "affinità elettive" che possono o meno esserci tra le persone.... semplicemente, se non avverto ombra di queste affinità, difficilmente potrò mai stringere una vera Amicizia con questa persona.
E in questo caso ci potranno essere rispetto, qualche cordiale scambio di opinioni, profonde discussioni sul clima, ma dubito anche solo che si uscirà mai a bere qualcosa assieme, scordatelo.
Fine della premessa.
Tornando agli amici di cui parlavo all'inizio... sono marito e moglie, affiatatissimi, miei coetanei, e li conosco da una quindicina d'anni abbondanti. Gli sono molto affezionato, e gli voglio bene. Ma vogliamo essere sinceri? Se in 15 anni non sono passati da "amici" ad "Amici" un perchè ci dovrà pur essere no?
Da qualche anno il lavoro ci ha portato a un qualcosa che va molto vicino al concetto di convivenza. E la convivenza con persone che, per quanto amiche, sono molto diverse da noi, può diventare difficile.
Io sono un solitario, loro non stanno bene se non sono circondati da amici e conoscenti.
Io amo la musica, loro seguono solo x-factor.
A me piace leggere, a loro raccontare dell'ultimo best seller letto. Uno all'anno, comunque. Però best seller.
Io esco a cena con persone che reputo importanti. Loro organizzano party con rinfresco e piscina.
Io ho deciso di avere pochi Amici. Per loro una persona conosciuta in aereo, che ricopre magari qualche carica interessante all'interno di una grossa azienda, diventa immediatamente un amico.
Nel mio sistema di "valori", la vacanza rappresenta un extra. Loro vanno in depressione se ogni due mesi non prendono un aereo per mete esotiche.
Io cerco di non mischiare mai lavoro e privato. Loro invitano amministratori delegati random all'aperitivo in centro.
Io sono un esteta. Loro idolatrano l'apparenza. E c'è differenza, ve l'assicuro.
Io ammiro chi lotta. Loro ammirano chi vince.
Non so se traspare dalle poche righe qui sopra, ma quello che separa me da questi miei amici è un abisso. Eppure gli voglio bene, perchè non sono cattive persone. E i rapporti tra noi sono sempre stati amichevoli e civili. E si ride anche, perchè almeno sul sense of humor ci troviamo.
Però ora vi spiego la questione del "barbarico yawp".
Vedete, ognuno vive l'amore a modo suo, e lo stesso vale per le manifestazioni esteriori di questo sentimento -pubbliche o private che siano- proprie di ogni coppia (che si ami, meglio precisare, dato che la cosa non è scontata).
Ci sono persone che non riescono a passeggiare col proprio amato/amata se non si tengono per mano, altre che si abbracciano incuranti dei passanti che li guardano con la coda dell'occhio. E se a qualcuno possono sembrare manifestazioni patetiche, io le vedo come qualcosa di bello, romantico. Questo per farvi capire che non sono un vecchio misantropo dal cuore di pietra.
Quello che sta scatenando in me questo desiderio di urlare è il nuovo trend della mia coppia di amici. Il bacetto prima di lasciarsi. Il bacetto, quello con la gambina alzata e lo schiocco leggero.
E' una novità delle ultime settimane, da quando li conosco non l'ho mai visto fare. Troverei la cosa in se solo un po' ridicola, considerato che si vedono per una media di 16 ore al giorno tutti i giorni (quelli lavorativi, 24 gli altri). Voglio dire, vi date il bacetto e vi rivedete tra 3 ore... ma vabbè.
Però quello che veramente mi spinge allo YAWP non è il bacetto, quanto lo stridere di questo gesto con tutto il resto.
Parlano di lavoro tutto il tempo, di gente da vedere, di ristoranti da prenotare, di telefonate da fare al tale dell'azienda x e dei vestiti della tizia y. Lei parla con lo sguardo incollato al laptop fucsia, lui l'ascolta con un orecchio mentre lavora con gli occhi fissi sul suo monitor, rispondendo per monosillabi. Per un'ora. E poi il bacetto..... IL CAZZO DI BACETTO DA RIVISTA PATINATA!!!
Ho troppo rispetto per l'idea di amore per sopportare questo.
L'importanza dell'apparenza è quindi tale da giustificare un gesto tanto artefatto? Mi viene da chiedermi se farebbero lo stesso se io non ci fossi...
Non voglio dire che non si amino, per carità. Come dicevo, ognuno ama a modo suo.
Vorrei dirgli che, semplicemente, se il vostro rapporto funziona a monosillabi, cenette e vestiti alla moda (e sicuramente altro, ma non importa), evitate di tirare in ballo gesti affettuosi presi forse in prestito da qualche serie tv che danno su sky. Perchè non funzionano, non sono adatti a voi, e soprattutto mi fanno urlare YYYYAAAAAAAAAAAAAWWWWWWWWWPPPPPP!!!!!!!!!!!!
Dalle poche righe traspare eccome, l'abisso. E la divisione tra amici e Amici è una legge, mica una sottigliezza. Gli Amici condividono la tua vita, e tu lasci loro il potere di influenzarla, anche. E l'affinità è riuscirsi a capire veramente senza parlare, malgrado tutte le differenze apparenti ci possano essere. E io credo che quelli con molti amici alla fine dei conti non ne hanno nessuno (nessun Amico, s'intende).
RispondiEliminaTirando le somme. Se il bacetto a fine giornata è veramente artefatto come tu pensi vedrai che sparirà come la patinatura sopra le riviste. Se fra un paio di mesi lei resiste e solleva ancora la gambina (spero sia lei e non lui, a sollevare la gambina, altrimenti hai il permesso di urlare anche domani, eh), allora invece di urlare comincia a dare anche tu i bacetti a distanza quando vai via (con tanto di leggero soffio sulle dita e "sciao sciao vagazzi, buon pvoseguimento"), e vedrai che la finiranno.
E poi, se può rincuorarti, se due si baciassero con lo schiocco davanti a me io i primi tre giorni volterei la testa mugugnando, e al quarto direi "e ragazzi, però lo schiocco no". Tanto sono AMICI.
;-)
a me quello che sconvolge più di tutto in questa storia è la quantità che i due trascorrono insieme (o meglio nello stesso ambiente) ...mi sorprende come non si siano ancora accoltellati :-D!
RispondiElimina@nephie: hai descritto benissimo quello che intendo per Amicizia... non avrei saputo dirlo meglio! :-) Non so se questa storia dei bacetti andrà avanti molto, ma potrebbe anche essere sai? E la vedo grigia per la mia capacità di sopportazione... sigh!! Ti sono grato per la comprensione! :D
RispondiElimina@Curlyz: hehe me lo sono chiesto anche io parecchie volte! Ne conosco di coppie unite, ma questa rasenta veramente la maniacalità. :-)
Quando si ama una persona è normale che si voglia passare più tempo possibile con lei, però credo sia naturale che di quando in quando una persona abbia bisogno del "suo spazio".
Che non significa, come fanno alcune coppie che conosco, concordare il giorno o i giorni di libera uscita ("perchè se no non ci sto dentro. Il venerdì è sacro, cena e disco!"). Usanza tristissima.
Semplicemente è riuscire a vivere qualche ora senza l'altro senza sentirsi persi.
Credo sia vero che chi necessita costantemente la presenza di qualcuno attorno (fidanzata, moglie o amici), lo fa in realtà non tanto per il sentimento che lo lega a quella persona quanto alla totale incapacità di stare con se stesso.
O sono troppo drastico?