Mi è sempre piaciuto il profumo dolce e pungente dei tigli, ma in questa primavera stranamente cupa quasi mi sembra di non avvertirlo.
Naturalmente non è la primavera ad essere cupa. Sono io, e le ragioni possono essere infinite come nessuna... so solo che questa volta Hyde è più rabbiosamente maliconico del solito, e fatico a tenerlo dietro al sipario.
Chiudo gli occhi, ripensando a questi giorni lunghissimi e brevi allo stesso tempo, e vedo il mio più caro amico d'infanzia sorridermi dalla foto apposta sulla sua lapide. Sorrido anche io, mentre una lacrima mi taglia il viso, e il naso si impregna del puzzo aspro dei fiori recisi cotti dal sole.
E c'è l'ospedale con i suoi muri bianchi e le lenzuola candide, gli occhi spenti di chi è stato imbottito di tranquillanti o che semplicemente ha smesso di sperare... E anche li cerco di sorridere, di dare un po' di forza a chi ne ha bisogno, mentre dentro me penso solo a quanto sia crudele la vita. Obbligati a vivere in un involucro difettoso che prima o poi marcirà con noi dentro, senza lasciarci scampo.
Prego solo, quando accadrà a me, di essere ancora abbastanza lucido da scegliere saggiamente tra il letto di un ospizio e una pallottola in fronte.
Rivedo anche quell'uomo, all'ufficio postale. I capelli grigi pettinati con cura, la pelle rugosa bruciata da mille estati lavorate nei campi,una vecchia giacca adidas e pantaloni sdruciti. Le sue scarpe vecchie forse un milione di passi, ma la sua voce era giovane, e gentile. Da un marsupio logoro col logo Alpitour tira fuori alcuni documenti che vuole mostrare alla cassiera. Intuisco che vuole sapere se su quei vecchi conti ci sono ancora dei soldi, e mentre chiede questo alla cassiera bionda e impettita la sua voce si fa impercettibilmente tremolante.
Ha bisogno di quei soldi, dio sa per quale motivo... la moglie ammalata? Un figlio nei guai? Un mutuo che lo strangola? E attende, paziente, la risposta dalla cassiera che sta verificando sul suo terminale. La schiena è dritta e cerca di abbozzare un sorriso alla signora che sta facendo la fila all'altro sportello, ma le nocche delle mani sono quasi bianche da tanto l'agitazione gli fa stringere i pugni. Una dignità straziante.
Ma non puoi sempre vedere solo il marcio del mondo, e allora decidi di andare a quella festa. La ragazza si avvicina e inizia a bombardarti di informazioni non richieste sulla sua vita, e non capisce che non è serata, che non attacca, che stai probabilmente pensando a qualcun'altra e che soprattutto sei impegnato con un tête-à-tête col terzo bicchiere di whiskey. Poi, visto che non lo capisce, per vendicarti decidi di stare al gioco e fingi di essere interessato, disquisisci sui segni zodiacali e sulla straordinaria importanza degli ascendenti, la prendi per i fondelli in modi che da sobrio mai ti sarebbero venuti in mente, e dentro di te, sadicamente, stupidamente, senti che ti stai divertendo un mondo.
Poi esci, cerchi l'auto e la trovi. Vicino all'auto, illuminato dalla luce grigia del lampione, un cane nero senza una delle due zampe anteriori ti fissa triste e curioso, e ti chiedi chi dei due debba essere salvato quella notte.
Fade to black (Dire Straits)
I wonder where you are tonight
you're probably on the rampage somewhere
you have been known to take delight
in gettin' in somebody's hair
and you always had the knack
fade to black
I bet you already made a pass
I see a darkened room somewhere
you run your finger round the rim of his glass
run your fingers through his hair
they scratch across his back
fade to black
well maybe it's all for the best
but I wish I'd never been lassooed
maybe it's some kind of test
I wish I'd never been tattooed
or been to hell and back
fade to black
A volte l'unico rimedio per risollevarsi è cambiare prospettiva. Il mondo non cambia, questo è certo.
RispondiEliminauhm...
RispondiEliminasei anche più cupo di me... pessima accoppiata.
Torno quando uno dei due ha cambiato umore...
Nephie ha ragione, e cambiare prospettiva a volte ci mostra cose che diversamente non avremmo visto.
@nephie: non so, forse è vero... non si può sempre guardare nel pozzo. A volte ho il dubbio che mi serva guardarlo, questo pozzo, per rimanere più abbagliato dal cielo azzurro quando alzo lo sguardo. :-)
RispondiElimina@mezzastrega: e tu che stai cercando nel pozzo? Se vuoi ti presto il mio bastone con filo e calamita, metti caso che trovi qualche nichelino... ;-)
se sei già passato te non ci trovo di certo nichelini ;-)
RispondiEliminaCerco una cosa che comincio a pensare non esista, almeno non per me.
...quante frasi fatte potrei dirti dopo aver letto queste parole?
RispondiEliminaMi trattengo...primo perchè non è da me "riciclare da bocche altrui"...e secondo perchè ciò che mi stupisce più di ogni altra cosa è la sensibilità che mostri nel cogliere le infinite sfumature di chi ti gravita intorno.
Aggrapparsi alla speranza non è un male,ma certi giorni ti chiedi a cosa possa servire....Forse questo era uno di quei giorni....
Ti abbraccio forte forte Ste...
@mezzastrega: anche tu stai pensando al milione di euro nel cassetto del comodino vero?! ;-)
RispondiElimina@Midorina: ricambio la stritolata, adulante angioletta. :-)
E... mi sa che era proprio uno di quei giorni.
più o meno ;-)
RispondiEliminaoh... questi maschi col ciclo!!
facciamo che è la stagione ballerina, và
Haha, non mi ero accorto della "frase fatta" :D
RispondiEliminaSi, meglio la stagione ballerina... credo mi si addica di più!