Decisioni difficili da prendere, dure.
Decisioni che si sommano ad altre decisioni. Una somma di incertezze che diventa caos.
Mi chiedo se lo farò, questo passo. Probabilmente è un si, ma bruciare tutti i ponti alle mie spalle è doloroso, forse pericoloso.
Potevo continuare su questa strada, che mi ha dato soddisfazioni e delusioni, ma mai vere sofferenze.
E mi sembra di fargli un torto, a questa strada. Fare un torto a me stesso e a tutto quello che sono stato per più di 10 anni
A quello che ho costruito con le mie forze nel tempo, di giorno e di notte, i sabati, le domeniche... con passione, sempre.
L'emotività sta togliendo ossigeno al cervello, devo prendere fiato.
Mi chiedo se non sono semplicemente un egoista, disposto a sacrificare una parte di me per.. non so bene ancora cosa.
"You can fall for pretty strangers, and the promises they hold" (Romeo and Juliet, dIRE sTRAITS)
Se mi fermo a ragionare, so che probabilmente è il passo giusto da compiere, e dovrei ritenermi anzi fortunato per il fatto che mi venga data questa possibilità... ma se così è, come mai che la vivo così male? E' sesto senso? E' paura? O sono solo paranoie di uno che come me ragiona sempre troppo, nonostante il cervello non sia propriamente un cavallo da corsa?
Coricato sul letto, chiudo gli occhi e cerco di svuotare la mente, di allontanare paure, gelosie feroci e passioni soffocate, anche quella malinconia di fondo che da sempre mi accompagna e che so far parte di me più di quanto vorrei.
Il pensiero vola a cieli azzurri e deserti polverosi, chissà se li vedrò mai?
Comincio a credere che la lista dei pro e dei contro, quando la si fa riguardo a scelte di vita, alla fine serve solo a stare a posto con la coscienza. Tanto la decisione purtroppo (o per fortuna) in molti casi non è proprio possibile che non si prenda da sola.
RispondiEliminaE questo commento è tutto autobiografico.
;-)
(Che poi vedila così: non è il nuovo te ad essere egoista. semmai è il vecchio te che è stato molto generoso)