Il termine "Zoot suit" indica un tipo d'abbigliamento in voga negli stati uniti nel decennio 1930/1940, indossato principalmente da messicani ("pachucos"), portoricani, italiani e afroamericani.
Eleganti scarpe francesi a punta, solitamente bianche e nere, pantaloni larghi e a vita alta stretti in cintura, giacche molto lunghe e spesso con spalline imbottite, cappello a larghe tese con piuma ornamentale e una lunghissima catena per orologio da taschino che partiva dalla cintura e arrivava fino e oltre il ginocchio.
Una moda nata, si dice, nell'ambiente jazz della Harlem nera verso la fine degli anni 30, per poi diffondersi presso i giovani messicani americani e altre minoranze.
Per intenderci, sono gli abiti che indossavano i cattivi delle novels di Dick Tracy, così come i personaggi di film come The Mask. Probabilmente l'associazione "Zoot-suit/Malavita" è proprio dovuta alla diffusione di quella moda all'interno delle minoranze etcniche dell'America di allora, visto che storicamente il malaffare è proprio in quegli ambienti sociali che tende a svilupparsi.
La foto che vedete qui a fianco, che testimonia comunque la diffusione anche nell'ambiente musicale, è quella di un giovanissimo Cab Calloway in un completo Zoot candido.
Nel 1943, in piena seconda guerra mondiale, una serie di tumulti scoppiati a Los Angeles prese il nome di "Zoot suits riot". Gli scontri, anche molto violenti (ci scappò più di qualche morto) furono tra marinai e marines bianchi di stanza in quella città e i giovani pachucos messicani-americani, ma vennero prese di mira alche le altre minoranze, giusto per non scontentare nessuno.
Quegli abiti lussuosi, portati per le vie dalla città dai già non ben visti pachucos, sembravano agli occhi di quei marines un affronto alla patria e alle difficoltà economiche che il paese stava passando a causa della grande guerra.
Questo mix di patriottiche intenzioni e razzismo ha portato all'esplosione della "Zoot Suit Riot". Ronde di marines entravano nelle case, nei locali e nei cinema frequentati da messicani, neri e filippini, per trascinarli in strada e malmenarli "with a sadistic frenzy", come racconta un testimone oculare - un giornalista - dell'epoca.
I giornali incolpavano i pachucos e la polizia se ne stava con le mani in mano, fino a quando l'esercito stesso, per fermare una situazione che stava diventando sempre meno controllabile, decise di confinare tutti i militari nelle caserme e rendere Los Angeles una zona off-limits. Ciò nonostante, l'esercito definì la posizione dei marinai coinvolti nei tumulti come di "autodifesa".
Ho scoperto questa storia dopo aver ascoltato qualche tempo fa la canzone "Zoot suits riot" dei Cherry Popping Daddies, una band che rispolvera le sonorità tipiche dello swing tra gli anni 30 e i 50.
Il testo della canzone mi aveva incuriosito e ho quindi cercato di scoprire qualcosa di più.
Chi è che sussurra tra gli alberi?
Sono due marinai e sono in congedo
Tubi, catene e fendenti,
Chi è il tuo paparino? Sono io.
p.s: si ringrazia sentitamente wikipedia e qualche altro sito che adesso non ricordo.
p.p.s: Questi Cherry Popping Daddies sono davvero bravini, ma se vi piace il genere c'è un altro gruppo veramente in gamba, e musicalmente secondo me anche più raffinato: si chiamano Big bad voodoo daddy (si, daddy anche loro, deve essere una mania).
Questo è un pezzo tratto da Americana, il loro primo album se non sbaglio. Ottima musica e un video divertente ;-)
Mr. Pinstripe Suit - Big bad voodoo daddies
Haha non so bene cosa significhi "spazziata" ma avvertimi se devo arrossire hahaha!
RispondiEliminavolevo dire SpIazzata! ahahahahahah
RispondiEliminaeh si, era un complimento!
curlyz
Curlyzina sloggata?! :-) Ringrazio allora per il complimento... hehe lo sai che sono un "metallaro" un po' fuori dagli standard.
RispondiElimina@dafnefairy: felice che ti piacciano!! ;-)
@antartica: Cavoli, sei più avanti di me almeno di 1546597565324 cose... ecco, mi sento un fallito :P
RispondiEliminaE io che credevo di essere finalmente sulla buona strada per diventare una velina! ;)
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